Ritratto del Tritemio. da Meister H. B. - immagine di pubblico dominio, Link. Original: Chantilly, musée Condé. |
Giovanni Tritemio (in latino: Ioannes Tritemius*, in tedesco Johann Heidenberg o Johannes Zeller) fu un abate benedettino noto per i suoi scritti storici, teologici, umanistici e scientifici, ma anche come ricordato più avanti sospettato di stregoneria.
Il soprannome Tritemio con il quale è universalmente conosciuto gli deriva dalla città di Trittenheim dove nacque nel 1462, Morì a Würzburg nel 1516.
Si occupò anche di scritture segrete, e pubblicò i primi due trattati a stampa nella storia della crittografia, la Steganographia nel 1500 e i Polygraphiae Libri VI (del 1507/08, ma pubblicato postumo nel 1518) che presentano diverse cifre interessanti, la più nota è la tabula recta che è considerata il primo esempio di cifra polialfabetica. Molto conosciuta sotto il nome di cifra dell'Ave Maria una cifra steganografica che produce testi che hanno l'apparenza di un sermone o di una preghiera, e che si può vedere anche come una cifra polialfabetica con chiave molto lunga. Molto meno conosciuta l'Orchema, simile alla recta tabula ma con alfabeti cifranti disordinati e, in teoria, sine numero infiniti.
Queste opere che trattano fondamentalmente di quella che oggi si chiama crittografia, furono interpretate male e sospettate di occultismo e stregoneria, tanto che la Steganographia fu messa all'indice dei libri proibiti dalla chiesa cattolica, dove rimase fino al XX secolo. Tritemio non è peraltro l'unico crittologo ad aver acceso simili sospetti, ne fu vittima anche il Viète per le sue imprese crittoanalitiche,
Interessante anche la cifra ricostruita da Jim Reeds in un articolo del 1998 su Cryptologia: Solved: the ciphers in book III of Trithemius's Steganographia. Si tratta di una cifra monoalfabetica rovesciata con omofoni che sono poi numeri equivalenti modulo 25.