Storia della crittografiaCifre monoalfabeticheCifre a segni
La cifra del pittore Salvo (1977)
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Un esempio di decrittazione dipendente dal contesto
Scrittura cifrata del pittore Salvo
La cifra
Il cifrato consiste di 36 segni spaziati e su tre righe. I segni distinti presenti sono 14, 13 rossi e uno verde.

Anche i pittori usano a volte le scritture in cifra, per esempio nei loro appunti o come dedica di un quadro; qui si tratta del pittore Salvo, pseudonimo di Salvatore Mangione nato in Sicilia nel 1947 ed attivo a Torino fino alla morte avvenuta nel 2015. A Torino è stato creato un Archivio Salvo per la tutela e la promozione delle sue opere.

Nel febbraio di quest'anno 2022 ricevevo una mail dalla figlia di Salvo, Norma Mangione, che mi proponeva una scrittura in cifra del pittore, visibile nella figura a destra, sul retro di un suo quadro del 1977 raffigurante il tempio "G" di Selinunte. Avevano tentato inutilmente di decifrarlo e mi chiedevano se ero in grado di cavarne qualcosa. Salvo si dilettava di crittografie, e ne aveva realizzata almeno un'altra, che avevano risolto come un anagramma; in effetti si trattava di una trasposizione rettangolare semplice diagonale.


Primo attacco alla cifra, presenze e frequenze
Analisi delle frequenze
La cifra
La distribuzione delle frequenze dei segni è compatibile con la classica sostituzione mono-alfabetica (MASC). NB il segno _ sta per lo spazio.

Il primo passo per attaccare la cifra è di fare la statistica delle frequenze dei segni; non ci vuole molto tempo e il risultato è riportato nella figura accanto. Per un testo di appena $36$ segni la frequenza dei singoli segni non è molto significativa, per esempio il segno più frequente non è detto che stia per la lettera italiana più frequente che è la E. Però è noto che la percentuale delle vocali è molto stabile anche per testi brevi, e in italiano vale circa $46\%, 43\%$ per le sole A E I O, In italiano poi più del 90% delle parole finisce in vocale, cosa che è di grande aiuto qui. I segni a fine parola sono ꬱ ꬵ ꬴ ꬴ ꬵ ꬱ ꬾ, che sono poi quattro distinti: ꬱ ꬵ ꬴ ꬾ. È possibile che siano proprio queste le 4 vocali A E I O? Sommando le loro frequenze si ha: $2+5+7+3=17$, la percentuale è quindi $\frac{17}{36} = 0.4722 \dots = 47.2 \% $ un po' alto per le 4 lettere A E I O, ma quasi normale per tutte le vocali, un forte indizio che la U non è presente in questo testo, e che le altre quattro vocali sono proprio queste.

Altro parametro significativo anche per testi brevi, utile per distinguere una cifra monoalfabetica da una polialfabetica, è il numero di presenze, alias di segni diversi usati per cifrare; per un testo di 36 caratteri il numero atteso per una cifra monoalfabetica in italiano è un po' meno di 15, e qui il numero effettivo è 14, in buon accordo con l'ipotesi monoalfabetica..

A questo punto provavo diverse permutazioni delle quattro vocali; dapprima usando la combinazione ꬱ = O|I, ꬵ = A, ꬴ = E, ꬾ = I/O poteva leggersi un ELEVATI o ELEVATO per la prima parola e un TRA a inizio ultima riga, ma poi non si andava molto oltre.

Provavo allora ꬱ = O, ꬵ = E ꬴ = A ꬾ = I si leggeva a fine prima riga A..I.E che mi suggeriva ATRIDE plausibile forse, trattandosi di un dipinto nella antica Magna Grecia. Sostituendo altrove T R D la prima parola della terza riga era TRE ma per il resto non si andava molto oltre.

Secondo attacco, grazie alla parola probabile

Un metodo molto usato e molto spesso efficace, è quello della cosiddetta parola probabile o crib; venire cioè a conoscenza di una parola che verosimilmente dovrebbe essere presente nel messaggio.

In questo caso il crib arrivò da Norma, che mi scrisse una mail con alcune informazioni sul contesto, in particolare che quel quadro era destinato ad Achille Delpiano, un meccanico amico del pittore e che aveva avuto l'incarico di un lavoro sulla sua auto. Mi scriveva anche di aver rinunciato al tentativo di decrittare il testo essendosi accorta che non vi erano doppie, e che quindi non poteva esserci la parola Achille.


ꬴ ꬰ ꬴ ꬹ ꬾ ꬳ ꬱ 𐂏 ꬴ ꬳ ꬷ ꬾ ꬰ ꬰ 
ꬷ ꬰ ꬰ ꬴ ꬽ ꬲ ꬵ ꬻ ꬴ ꬼ ꬺ ꬴ 
ꬳ ꬷ ꬵ 𐂏 ꬱ ꬱ 𐂏 ꬴ ꬰ ꬻ ꬵ ꬰ ꬾ

Paradossalmente invece quell'accenno alle doppie fu il crib che mi permise di sbloccare la situazione. In realtà, norma evidentemente ignota alla nostra Norma e a tanti crittografi dilettanti, in crittografia classica è buona regola eliminare le doppie che sarebbero un formidabile aiuto per il decrittatore. Di solito semplicemente vengono eliminate, per esempio scrivendo Achile invece di Achille. L.B.Alberti e altri crittografi consigliavano anzi di ignorare le regole dell'ortografia! In molti cifrari rinascimentali si usavano invece cifre specifiche per le varie doppie, una per BB una per CC, ecc.ecc.

AL AMICO ACHILE
HELA ..E.A..A 
CHE .O AL.ELI

Immaginando che Salvo avesse scelto di ignorare le doppie, invece di ATRIDE era facile ora leggere ACHILE, e sostituendo nel resto della riga ottenevo: ALA.I.O ACHILE. ALARICO? Poco plausibile, mentre lo era leggere AL AMICO ACHILE, da intendere, ripristinate le doppie: ALL'AMICO ACHILLE, un ottimo inizio, molto plausibile. Sostituendo le cifre già risolte nel resto si otteneva il testo a lato.


ALL AMICO ACHILLE
NELLA SPERANZA
CHE .O ALREL[L]I

Ora la parola a destra della seconda riga potrebbe essere SPERANZA, che ammettendo una svista di Salvo nella H iniziale, la cui cifra è molto simile a quella di N. A destra il decifrato risultante.


ALL AMICO ACHILLE
NELLA SPERANZA
CHE VO AL RELLI

Il risultato è, una volta corretta la H in N, quanto mai plausibile. Restano però enigmatiche le ultime due parole. Tra le varie, assai poco plausibili, interpretazioni che mi vengono in mente una sembra la migliore, o meno peggio: "VO AL REL[L]I". "VO" è una forma poetica per "VADO" e può starci. Ma cosa vuol dire "REL[L]I"? Un cognome, il nome di un luogo? Cercando con Google mi ritorna molti siti e video di Rally automobilistici. Questo sembra andar d'accordo con il fatto che Achille era un meccanico incaricato di un lavoro sull'auto di Salvo. Potrebbe allora essere un'espressione scherzosa per dire: " ... nella speranza che mi sistemi tanto bene l'auto che potrei andare a un Rally"?

ALL AMICO ACHILLE
NELLA SPERANZA
CHE LO APPREZZI

Questa possibile soluzione, inviata all'archivio Salvo, non convince affatto la famiglia del pittore-crittografo; mi risponde questa volta Cristina la vedova di Salvo, che leggendo quest'ultima soluzione, 45 anni dopo, mi dice che Salvo non aveva alcun interesse per i Rally, e però comincia a ricordare qualcosa, concorda sulle prime due righe ma scrive che le par di ricordare che con quel triangolo verde rovesciato il marito intendesse una doppia qualsiasi e quindi mi propone la soluzione a lato, che finisce con un "lo apprezzi".

Nel gergo crittografico una cosa simile, un segno che cifra molte lettere diverse, in questo caso coppie di lettere diverse, si chiama polifono. I polifoni hanno avuto un ruolo marginale nella storia della crittografia, per il semplice motivo che la decifra non è più univoca e può dar luogo ad ambiguità. Il solo caso di uso dei polifoni a livello professionale che io conosca è quello delle cifre polifone di Giambattista Argenti e di suo nipote Matteo Argenti segretari alle cifre dello Stato Pontificio alla fine del Ciquecento. Un esempio è la cifra per l'inquitore di Malta del 1585.

Il polifono a largo raggio usato da Salvo, considerato che in italiano tutte le consonanti possono raddoppiarsi, lascia in realtà aperta la strada a molte ambiguità. Qui per esempio l'ultima parola potrebbe anche essere ATTREZZI o AFFRETTI che danno soluzioni corrette dal punto di vista lessicale-sintattico, e tutto sommato anche a livello semantico. Anche la prima parte ALL'AMICO potrebbe essere AFFATICO, visto che la T non compare nella soluzione principale.

In definitiva la soluzione proposta da Cristina è la più plausibile e probabile, proprio perché viene da persona che conosceva bene l'autore, che a suo tempo aveva visto la soluzione, poi dimenticata ed ora riaffiorata alla memoria.

La chiave alias scontro di cifra alias cifrario
La chiave
Il cifrario di Salvo: un alfabeto incompleto e un polifono per tutte le doppie.

Ammessa come soluzione più probabile quella che prevede un polifono per le doppie, con il crittogramma che finisce in "LO APPREZZI" la chiave del cifrario è data da un alfabeto necessariamente incompleto dato che alcune lettere non compaiono nel testo, e dalle doppie cifrate con un solo segno.

Conclusioni

Questo crittogramma presenta diversi punti interessanti da tener presente quando si tenta di risolvere crittogrammi brevi, opera di dilettanti, primo tra tutti il fatto che possono darsi più soluzioni accettabili.


Infine una lista di soluzioni, possibili, più o meno plausibili
----grezze
.. ..... ...... .... ........ ... .. .. ....
AD AVITO ATRIDE .EDA SPERANZA TRE .O AD REDI 
AL AMICO ACHILE NELA SPERANZA CHE DO AL RELI
----ammettendo la LL doppia
ALL AMICO ACHILLE NELLA SPERANZA CHE VO AL RELLI
----ammettendo il polifono unico per le doppie
AFFATICO ACHILLE NELLA SPERANZA CHE VO AL RELLI
AFFATICO ACHILLE NELLA SPERANZA CHE DO AL RELLI
AFFATICO ACHILLE NELLA SPERANZA CHE LO APPREZZI

ALL'AMICO ACHILLE NELLA SPERANZA CHE LO ATTREZZI
AFFATICO ACHILLE NELLA SPERANZA CHE LO AFFRETTI
ALL'AMICO ACHILLE NELLA SPERANZA CHE LO AFFRETTI

Riferimenti bibliografici
Siti e pagine web
X In inglese si usa la parolina crib che sarebbe poi il bigliettino passato da uno studente a un altro per aiutarlo in una traduzione o altro esercizio. Insomma: aiutino, suggerimento.
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