William Friedman, considerato il più grande crittoanalista del XX secolo, era nato il 24 set 1891 a Kishinev in Moldavia nell'impero russo. Il suo nome di battesimo era Wolfe Frederick Friedman. L'anno dopo suo padre fuggiva negli USA per sfuggire alle persecuzioni antisemite.
Nel 1893 raggiungeva suo padre a Pittsburgh e tre anni dopo diventava cittadino americano cambiando nome da Wolfe a William.
Intorno al 1913 si laureava in genetica alla Cornell University.
Nel 1915 entrava ai Riverbank laboratories di Chicago; il suo principale interesse era allora quello di cercare testi segreti nascosti nelle opere di Francis Bacon con la sua cifra steganografica, per dimostrare che lo stesso Bacon era il vero autore delle opere di Shakespeare; nasceva così il suo interesse per la crittologia.
Nel 1916 era promosso direttore del Department of Codes and Ciphers dei Riverbank labs che con l'entrata in guerra degli USA era diventato un'agenzia governativa.
Nel 1935 progettava insieme a F.Rowlett la macchina Sigaba forse l'unica macchina cifrante a non essere mai stata forzata.
Il suo massimo successo crittoanalitico è del 1940 quando riuscì a forzare la macchina Purple usata dai giapponesi, un risultato di importanza fondamentale per la guerra con il Giappone.
Nel 1941 dopo il superlavoro per forzare Purple, dovette essere ricoverato per diversi mesi per esaurimento nervoso. Ripresosi visitò Blentchley Park dove ebbe contatti con i crittonalaisti inglesi che lavorano al progetto ULTRA per forzare i cifrari tedeschi.
Nel 1952, finita la guerra divenne crittologo capo alla NSA, National Security Agency, il servizio segreto degli USA, deputato anche alla crittografia.
Tra il 1952 e il 1962 ebbe modo di studiare a fondo il famoso manoscritto di Voynich, avviando un progetto di trascrizione del testo, ma senza riuscire a decrittarlo. Giunge alla convinzione che il testo sia scritto in un linguaggio artificiale, nel quale le parole sono ottenute fondendo una serie di prefissi, radici e suffissi, montati in vario modo.
Negli ultimi anni tornò anche a studiare la cifra di Bacon e la teoria secondo la quale Bacon sarebbe stato il vero autore delle opere di Shakespeare ed anche qui dovette concludere negativamente, che non vi era alcun fondamento solido a queste teorie.
Morì il 12 novembre 1969