Dato un gruppo G < A o > si dice sottogruppo di G un gruppo < B o > dove B è sottoinsieme di A e o è la stessa operazione.
Si noti che la condizione che B sia sottoinsieme di A non è sufficiente a garantire che si tratti di un sottogruppo; occorre anche che < B o > sia un gruppo e cioè che siano soddisfatte le quattro condizioni che definiscono il concetto di gruppo.
Nell'esempio a lato il gruppo moltiplicativo < Z12 * > ammette come sottogruppo < Z6 * >.
Come controesempio si consideri l'insieme B = {1, 5, 7}; la struttura < B * > non è un gruppo, infatti viene meno la condizione di chiusura là dove risulta 5 * 7 = 11.
Una volta definito un sottogruppo è possibile definire le classi laterali del sottogruppo.
Per i sottogruppi vale il teorema di Lagrange che asserisce che l'ordine di un gruppo è sempre un multiplo dell'ordine di un suo qualsiasi sottogruppo.
Tavola del gruppo Z7* | ||||||
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1 | 6 | 2 | 5 | 3 | 4
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1 | 1 | 6 | 2 | 5 | 3 | 4 |
6 | 6 | 1 | 5 | 2 | 4 | 3 |
2 | 2 | 5 | 4 | 3 | 6 | 1 |
5 | 5 | 2 | 3 | 4 | 1 | 6 |
3 | 3 | 4 | 6 | 1 | 2 | 5 |
4 | 4 | 3 | 1 | 6 | 5 | 2 |
Consideriamo il gruppo moltiplicativo < Z7, * >. 7 è un numero primo quindi Φ(7) = 6 e il gruppo è rappresentato dalla tavola a destra.
Si riconosce che < {1, 6}, * > è un sottogruppo di Z7; infatti sono banalmente verificate le tre proprietà fondamentali dei gruppi:
Si osserva poi che ci sono due classi laterali di tale sottogruppo: < {2, 5}, * > e < {3, 4}, * >.