L'ipotesi più verosimile sarebbe che sia stato l'archivista Luigi Pasini (1835-1885) a collocare questo foglio in questa cartella denominata grate. Pasini infatti si occupò per molti anni delle cifre custodite all'archivio, le riordinò, decrittò molti dispacci di ambasciatori, e scrisse un opuscolo Delle scritture in cifra usate dalla Rebubblica di Venezia. Non torna però il fatto che questa stampa non abbia un numero di carta, e potrebbe anche essere un inserimento successivo di qualcuno che trovò questo foglio altrove e pensò bene di inserirlo in questa busta.