Giovanni Battista Della Porta (o Porta)(*), nel 1563 pubblicò a Napoli un trattato di crittografia (De Furtivis literarum notis - vulgo de ziferis) molto vasto e di ottimo livello; il Kerckhoffs lo considera il padre della crittografia moderna.
Il Porta vi elenca moltissime cifre, senza per la verità mai chiarire se si tratti di sue invenzioni o di cifre riprese da altri; è nota soprattutto la tavola che costituisce uno dei primi esempi di cifra polialfabetica e che ricalca da vicino una cifra del Bellaso.
Nel suo libro Porta elenca molti altri cifrari, molti basati su dischi rotanti e su simboli di fantasia. Di un certo interesse una cifra per bigrammi, la prima del suo genere basata su una tavola quadrata 20x20, permette di cifrare ogni possibile bigramma con simboli di fantasia. Simmetricamente il Porta descrive anche una cifra basata su una tavola rettangolare 5x4 che cifra ogni lettera con due lettere una associata alla colonna, una alla riga dove si trova la lettera chiara.