Questo cifrario è custodito al Ministero degli Affari Esteri italiano alla Farnesina, con il nome di cifrario piemontese 1819, risale quindi al Regno di Sardegna; è in lingua francese, lingua che era normalmente in uso nello stato sabaudo.
Si tratta di un classico cifrario a repertorio con due liste ordinate distinte, una cifrante ed una decifrante. Ogni parola va cifrata con un numero di norma di quattro cifre, ma nella lista si trovano anche numeri minori di mille scritti scritti senza gli zeri iniziali; non è dato sapere quale espediente si usasse per mantenere distinguibili i numeri a quattro cifre da quelli.
Come è frequente in questo tipo di cifrari sono presenti anche cifre per singole lettere e per digrammi e trigrammi cosa che lascia un certo margine di scelta al cifratore; mancano le istruzioni, quindi non è dato sapere se ci fossero criteri da seguire nel cifrare.
Le due liste sono prestampate:
Si ringrazia Roberto Fabbro del M.A.E. per la disponibilità e l'aiuto prestato.