I grandi nomi della Crittografia
Abu Yusuf Yaqub Al-Kindi
Abu Yusuf Yaqub Al-Kindi
Francobollo siriano in memoria di Al-kindi.

Abu Yusuf Yaqub ibn Ishaq al-Sabbah Al-Kindi (أبو يوسف يعقوب بن إسحاق الصبّاح الكندي‎) fu un filosofo, astronomo, fisico e matematico arabo del nono secolo

Nato forse nell'801 a Kufa, nell'attuale Iraq, sotto il califfato abbasside si trasferì presto a Baghdad dove acquistò presto grande fama e la protezione di diversi califfi a cominciare da al-Ma'mun e fino a al-Mutawakkil con il quale cadde in disgrazia. Morì nell'873 apparentemente dimenticato.

Al-Kindi come filosofo cercò di conciliare il pensiero filosofico greco con l'ortodossia islamica; si occupò di astronomia, fisica e in particolare di ottica. Come matematico si occupò dei numeri indiani e delle opere di Archimede sulla misura del cerchio; contestò l'idea di un infinito attuale considerata contraddittoria.


In crittografia Al-Kindi è ricordato per essere stato il primo a studiare la statistica delle frequenze delle lettere di un testo. Al-Kindi notò che la frequenza relativa di una lettera in una data lingua tende a stabilizzarsi su un valore, e si rese conto che l'analisi delle frequenze è uno strumento sufficiente a decrittare testi cifrati per sostituzione, e scrisse un libro Sulla decrittazione della corrispondenza cifrata*.

In questo testo proponeva questo metodo per decrittare un testo cifrato: si scriva il testo cifrato accanto a un testo chiaro nella linuga presunta del cifrato e della stessa lunghezza; si contino le frequenze delle lettere del testo chiaro e del testo cifrato; si chiami prima la lettera più frequente del testo chiaro, seconda quella che segue e così via. Lo stesso si faccia per il testo cifrato. Confrontando le due liste e con qualche scambio si arriverà presto a un testo plausibile.

Basta questo per fare di Al-Kindi il padre della crittanalisi. Ma anche il padre della statistica, se è vero che questa fu la prima applicazione pratica di metodi statistici, 800 anni prima di Pascal e Fermat.

Al-Kindi in questa opera fornisce anche una classificazione delle cifre allora note, per trasposizione e sostituzione. Accenna anche alla possibilità di combinare più cifre, quindi una forma di sovracifratura, ma senza fornire dettagli o esempi.


Riferimenti bibliografici
Siti e pagine web
X Il manoscritto è stato ritrovato nella seconda metà del XX secolo nell'archivio ottomano a Istanbul.