La cifratura tramite alfabeto monografico viene effettuata, nel caso più semplice, dando ad ogni lettera dell'alfabeto, compresi a volte lo spazio e i vari segni di interpunzione, come corrispondente un segno dello stesso alfabeto, di un altro alfabeto o addirittura inventato dall'ideatore della cifra al momento.
Si ottiene quindi una tabella a due colonne dove ogni segno alfabetico del testo in chiaro corrisponde biunivocamente ad uno dell'alfabeto cifrante.
Da questa idea di base, estremamente semplice, per rendere più difficile la decrittazione della cifra, si sono trovati alcuni espedienti.
Eccoli, in ordine cronologico:Tutti questi accorgimenti si trovano nella lettera di Michele Steno, doge di Venezia all'ambasciatore a Roma di cui noi riportiamo un'immagine a lato.